La cisteina è una delle sostanze chiave per un benessere di alta qualità.
In determinati momenti può essere utile integrarla.
Specie quando ti ritrovi con unghie e capelli fragili.
Qui sotto ti spiego in dettaglio le funzioni della cisteina e come integrarla al meglio in caso di bisogno.
Cos’è la cisteina
La cisteina è uno degli amminoacidi, i mattoncini che compongono tutte le cellule del nostro corpo.
Il nostro corpo riesce a produrla in modo naturale al suo interno.
Ma in particolari situazioni (vedi più sotto) può generarsi una situazione di carenza.
Cisteina a cosa serve
La cisteina svolge alcune funzioni essenziali per la nostra salute.
La prima riguarda la generazione della cheratina che costituisce le unghie e i peli del corpo come i capelli.
In più la cisteina ha un ruolo fondamentale nei processi anti-ossidativi.
In combinazione con il glutammato e la glicina permette la generazione del glutatione, uno dei più importanti antiossidanti cellulari. Un adeguato livello di cisteina serve quindi a limitare i danni derivanti dallo stress ossidativo che si genera in seguito alla normale attività del nostro organismo o in maniera eccessiva, in particolari situazioni di scompenso.
Cisteina VS N-Acetilcisteina
Dalla cisteina si ottiene la N-acetilcisteina o NAC.
Sono entrambe utili per la tua salute, ma hanno funzioni diverse.
La N-acetilcisteina ha due ruoli importanti in medicina.
Da un lato serve come antidoto in caso di avvelenamento cronico da metalli pesanti o da farmaci a base di paracetamolo.
In più funziona come mucolitico, per cui è uno dei rimedi base in caso di raffreddori o in presenza di un eccesso di muco nelle vie respiratorie.
Quali sono i migliori alimenti con cisteina
Ci sono diversi alimenti che forniscono cisteina al nostro corpo.
Trovi questa sostanza sia all’interno di prodotti di origine animale che vegetali.
Eccoti una lista
- carne di maiale, pollo o anatra,
- uova,
- latte e derivati come formaggio, yogurt, etc.,
- pesce,
- verdure e ortaggi,
- cereali come pasta o riso,
- soia e derivati, come il tofu o il seitan,
- frutta secca,
- semi.
Anche il lievito di birra contiene cisteina. Ma bere più birra a questo scopo non è di sicuro una soluzione valida in termini di un benessere di alta qualità.
Come capire se hai una carenza di cisteina
I bambini sviluppano a volta una carenza di cisteina, perché il loro organismo non la produce ancora in modo ottimale.
Questo è uno dei tanti motivi per cui è importante garantire una dieta equilibrata e variegata anche in questa fascia d’età.
Chi soffre di problemi di alcolismi in maniera grave o anche marginale può ritrovarsi con facilità in una situazione di carenza di cisteina.
Si tratta di una situazione complessa e va affrontata con il supporto di un medico e, a seconda del contesto, anche con un aiuto sul fronte psicologico.
In ogni caso, se l’alcolismo causa una carenza di cisteina bisogna intervenire anche sul fronte dell’alimentazione. E magari si può valutare l’aggiunta di un integratore in modo da ripristinare in fretta i valori ottimali di questo amminoacido.
Infine un segnale di una possibile carenza di cisteina sta nell’indebolimento dei tessuti cheratinosi, in particolare unghie e capelli.
Come misurare i livelli di cisteina
Per essere certi di avere un livello adeguato di cisteina è possibile eseguire uno specifico esame del sangue.
A quel punto il valore medio di riferimento è di 172-296 micromol/L sia nelle donne che negli uomini.
Come scegliere un integratore di cisteina
Nel momento in cui pensi di aver bisogno di integrare la cisteina conviene sempre partire da un consulto con il tuo medico di fiducia.
Gli spieghi la situazione e valutate insieme la tua condizione di salute generale.
A quel punto lui potrà suggerirti se in effetti conviene integrare la cisteina o altre sostanze. O se magari è più utile prima di tutto effettuare degli esami per avere un quadro più completo della tua condizione fisica.
Se poi integrare la cisteina è la mossa più utile allora tieni conto che ogni prodotto ha al suo interno un principio attivo e in genere anche degli eccipienti.
L’importanza del principio attivo nell’integrazione
Il principio attivo è la sostanza che vuoi integrare. In questo caso, la cisteina.
Sul mercato ci sono un sacco di prodotti diversi. Come li distingui tra uno di qualità e uno da evitare?
Non è facile senza una preparazione scientifica alle spalle.
Puoi affidarti di un venditore di fiducia. Tieni presente però che non sempre i tuoi interessi si allineano al 100% con i suoi.
Un fattore più oggettivo è il luogo d’origine dell’integratore.
Per esempio, se la produzione avviene in laboratori italiani, il prodotto dovrà rispettare i regolamenti italiani ed europei. Questi in genere sul fronte della salute sono piuttosto stringenti e garantiscono un buon livello di qualità.
L’importanza degli eccipienti
La maggior parte dei produttori aggiungono al principio attivo anche degli eccipienti.
Si tratta di sostanze prive di un effetto positivo per il nostro corpo. Servono invece per migliorare la presentazione dell’integratore. Si tratta per esempio di dolcificanti, o coloranti.
Non sono tossiche di per sé, ma obbligano comunque l’organismo a un ulteriore lavoro di smaltimento.
Per questo la nostra regola generale su Vitalunga e sui nostri prodotti è di evitare qualsiasi eccipiente inutile.
E ti consiglio lo stesso approccio.
Scegli integratori privi di eccipienti inutili. È un semplice passo verso un benessere di alta qualità.
Cisteina effetti collaterali e controindicazioni
In genere si tratta di una sostanza ben tollerata specie con un dosaggio giornaliero di 500-1.000 mg al giorno.
Alcuni effetti collaterali possono essere: bocca secca, mal di testa, nausea, vomito o disorientamento.
In presenza di sintomi come questi conviene sospendere l’assunzione e consultarsi con il medico di fiducia per valutare una diversa forma d’integrazione o eventuali allergie al prodotto.
Il prossimo passo
Il primo passo è sempre il consulto con il medico.
Gli integratori non hanno la potenza di un farmaco, ma vanno comunque a lavorare sui processi biochimici del nostro organismo.
Per questo se pensi di avere una carenza di cisteina conviene sempre partire da un’analisi globale del tuo stato di salute.
In questo modo puoi davvero puntare a un benessere di alta qualità.