Alzi la mano chi non si è mai trovato nella sgradevole situazione che si presenta quando si ha l’intestino pigro. Prima o poi è di certo capitata e per alcuni questo fastidio si è protratto per giorni o addirittura mesi.
Quando si parla di intestino pigro
Si parla di intestino pigro nel momento in cui l’attività di espulsione non è regolare, non c’è proprio per alcuni giorni o quando i risultati nono sono per nulla soddisfacenti.
L’umore ne risente, il fisico non produce risposte adeguate alle situazioni, non ci si riesce a concentrare a lungo sui propri progetti. Una vera sofferenza.
Perché l’intestino diventa pigro?
Stile di vita, stress negativo, alimentazione non appropriata e utilizzo frequente di farmaci o antibiotici possono portare a questa spiacevole conseguenza.
Da dove partire per provare a rimettere in ordine uno dei nostri organi più importanti, sede principale delle nostre difese immunitarie e vitale per molti aspetti?
Partiamo da un concetto semplice e conosciuto: l’apporto di fibre
Come mai le fibre sono così importanti?
Tutti conoscono questa parola, è scritta anche su molte scatole di prodotti alimentari e in generale si sa che fanno bene. Vediamo perchè
Le fibre si dividono in fibre solubili ed insolubili.
Quelle solubili sono importanti perché aiutano i batteri intestinali nel formare la massa fecale, rendendola più compatta e consistente. Quelle insolubili invece fanno da “scopa” e supportano il processo di espulsione. Una specie di “spazzino” che aiuta a mantenere pulito l’intestino, favorendo appunto la fuoriuscita della massa fecale.
Sulla quantità di fibre da assumere giornalmente si trova di tutto su internet, ma la risposta corretta è una sola ed è fornita dalla SINU – Società Italiana di Nutrizione Umana (un’istituzione in quest’ambito) che afferma che per gli adulti la quantità di fibre da assumere è di 25 grammi (qui il link al sito https://sinu.it/2019/07/09/carboidrati-e-fibra-alimentare/).
Visto che le fibre sono così importanti, anzi determinanti in tutto questo processo, come posso essere sicuro di averne consumata la giusta quantità con il cibo che assumo?
Visto che le fibre si assumono con l’alimentazione, bisogna sapere quanto contenuto di fibre è presente nei cibi che mangiamo.
Noi abbiamo svolto una ricerca e abbiamo creato un documento con un “menù tipo” che comprende cibi abitualmente consumati, per comprendere quali micronutrienti (ovvero vitamine, minerali e fibre, appunto) si assumono ogni giorno.
Da questa ricerca emerge che, attraverso un’alimentazione standard, si assumono circa la metà delle fibre che servono.
Per chi volesse approfondire, il documento è gratuito previa iscrizione con indirizzo email e raggiungibile cliccando qui. Sono 3 email diverse che arrivano in 3 giorni, che diversi nostri lettori hanno già consultato.
Quali rimedi adottare per non avere più un intestino pigro?
Di certo bisogna cercare di assumere fibre nella giusta quantità quotidiana (25 grammi). Poi bisogna compiere altre azioni che possono aiutare:
- Consumare almeno 1,5 litri di liquidi al giorno, tra acqua minerale, tisane, cibi ricchi di acqua
- Consumare verdure, preferibilmente crude
- Consumare frutta
- Aiutarsi con integratori di fibra alimentare (tipo inulina estratta dalla cicoria)
- Fare movimento (anche solo 20 minuti di passeggiata al giorno)
- Evitare cibi astringenti come riso, banane e cibi raffinati
Con questo breve approfondimento ci auguriamo di aver chiarito un po’ di più il concetto di intestino pigro e di aver spiegato il ruolo centrale delle fibre nel processo di miglioramento della salute intestinale.