La dermatite, conosciuta anche con il nome di eczema, è un’infiammazione dello strato esterno della pelle, che causa pruriti, arrossamenti, rigonfiamenti e croste.
Quali sono i sintomi della dermatite?
I sintomi sono molto semplici da riconoscere. A differenza di altre patologie si notano perché sono evidenti e fastidiosi.
In particolare, come citato poco sopra, la dermatite si riconosce perché in alcune zone del nostro corpo compaiono arrossamenti, esquamazioni, croste e, molto spesso, anche pruriti.
In alcuni casi possono comparire anche delle lacerazioni (dette ulcere), che bisogna trattare con attenzione perché possono dare luogo anche ad infezioni batteriche.
Prima di capire come si può trattare con successo una dermatite, capiamo quali sono le cause che favoriscono l’insorgenza di questa patologia.
Quali sono le cause della dermatite?
Di certo tra le cause scatenanti ci sono allergeni e sostanze irritanti, che sono da evitare in modo tale da non provocare la dermatite.
Contrariamente a quanto si possa pensare, l’irritazione non è causata solo da fattori esterni (detergenti, detersivi aggressivi, prodotti con pH molto acido o molto basico), ma è anche causata da irritazioni e infiammazioni scatenate dall’interno dell’organismo
Ad esempio, uno stile alimentare non equilibrato, non variato e non bilanciato nelle componenti fondamentali (proteine, grassi e zuccheri), così come una vita ricca di stress negativi, possono essere cause scatenanti di situazioni non piacevoli che possono portare alla dermatite.
In particolare, lo stato infiammatorio corporeo porta l’organismo verso una secchezza grave. La produzione di cellule epiteliali (l’epitelio è lo strato più esterno della pelle) ne risente e alcune zone, soprattutto su mani e piedi, non vengono irrorate a sufficienza.
Come curare e prevenire la dermatite
Per situazioni emergenziali si può ricorrere a creme ed unguenti che leniscano il rossore, il gonfiore e il fastidio provocato dalla dermatite.
Più in generale sarebbe bene evitare le cause.
Come?
Diversi studi scientifici riportano una stretta correlazione tra livelli di vitamina D bassi ed insorgenza di dermatiti, tanto che diversi medici consigliano, come terapia, la fototerapia con raggi ultravioletti (UV), che poi non fanno altro che stimolare la produzione di vitamina D nel sangue.
Più volte, anche nelle nostre newsletter, abbiamo ricordato l’importanza di conoscere qual è il livello di vitamina D nel sangue (lasciando qui la propria email si riceve subito una mini guida gratuita in cui spieghiamo anche quali sono i livelli di vitamina D da raggiungere) e come riuscire ad ottenerlo e mantenerlo.
È bene ricordare che per almeno sei mesi dell’anno è difficile riuscire ad ottenere una buona produzione di vitamina D, in quanto non ci si espone al sole. Oltretutto d’inverno il sole non ha la stessa “potenza” di stimolazione che invece ha in estate, diventa dunque complesso mantenerne una buona produzione.
Rifornirsi di vitamina D attraverso cibi che la contengono e attraverso integratori alimentari è una buona prassi, che molto probabilmente metterà al riparo dalla possibile insorgenza di fastidiose dermatiti.
Come sempre, lavorare sui sintomi è di certo utile per “spegnere l’incendio”, ma adottare comportamenti virtuosi che permettano all’organismo di rimanere in forma, è sempre la soluzione migliore e più vicina al concetto di benessere.