La vitamina D è senza dubbio fondamentale per un benessere di alta qualità.
Purtroppo a causa del suo meccanismo di assorbimento un sacco di persone sviluppano una carenza su questo fronte.
E questo può avere conseguenze davvero gravi.
Bisogna in ogni modo prevenire questa situazione. Qui sotto ti spiego come funziona la vitamina D e come curare questo aspetto del tuo benessere.
Cos’è la vitamina D
La vitamina D è il nome di uso comune per un gruppo di pro-ormoni liposolubili. Ne esistono 5 forme diverse: D1, D2, D3, D4 e D5.
Quella più importante per la nostra salute è la vitamina D3, il colecalciferolo.
A cosa serve
È coinvolta nell’omeostasi e nel metabolismo di calcio e fosfato.
Questa sua attività risulta fondamentale per la stabilità delle ossa e lo sviluppo corretto dello scheletro da bambini e durante l’adolescenza. In più serve per mantenerne la resistenza nel corso dell’età adulta.
Inoltre ci sono diversi studi a sostengo dell’ipotesi di un ruolo importante della vitamina D nei processi di
- riduzione dell’infiammazione,
- sostegno delle difese immunitarie,
- stimolo alla crescita cellulare,
- supporto dell’attività neuromuscolare.
Il meccanismo di formazione
La vitamina D può essere assunta con l’alimentazione, ma si tratta di dosi non sufficienti rispetto al fabbisogno dell’organismo.
Per fortuna il nostro corpo è in grado di produrla al suo interno a livello dei tessuti cutanei a partire dal colesterolo.
Per attivare questo processo però risulta indispensabile l’esposizione alla luce solare, in particolare alle radiazioni UVB.
Questo è uno dei motivi per cui un sacco di persone si ritrovano con livelli inadeguati. In Italia durante la stagione invernale le ore di sole sono limitate, senza contare nuvole, nebbia e tutte le altre condizioni metereologiche che riducono l’esposizione alla luce solare.
In più per lavoro, scuola e mille altri motivi la maggior parte della nostra vita si svolge al chiuso.
A quel punto un paio di settimane al mare sotto al sole d’estate spesso risultano insufficienti per produrre la vitamina D necessaria per un benessere di alta qualità.
Vitamina D bassa: sintomi e rischi
La conseguenza più grave nel caso di livelli insufficienti di vitamina D è lo sviluppo dell’osteoporosi.
Questa malattia causa un’estrema fragilità ossea e può portare a fratture gravi.
Nei bambini la carenza di vitamina D può causare rachitismo. Anche questa malattia colpisce le ossa, provocando una calcificazione difettosa. Il rischio in questo caso è la malformazione della struttura scheletrica del bambino.
Una carenza di vitamina D poi causa un ridotto assorbimento del calcio.
Altri segnali possono essere:
- stanchezza cronica,
- perdita accelerata di capelli,
- sistema immunitario non perfetto (quindi tosse frequente, muco, raffreddore),
- pressione alta,
- carie frequenti nei denti ed ossa deboli,
- debolezza muscolare,
- e dolori addominali.
Come individuare una carenza
I sintomi iniziali di una carenza di vitamina D possono essere confusi con quelli di mille altre problematiche.
Se sospetti questo problema specifico ci sono dei test autodiagnostici con cui ottenere una prima indicazione.
Se emerge un rischio effettivo di carenza, conviene consultare il medico e magari effettuare ulteriori esami per confermare il dato e comprendere più a fondo la tua situazione di salute.
Vitamina D dove si trova negli alimenti?
Gli alimenti ricchi di vitamina D sono uova, pesce e carne.
Frutta e verdura non apportano quantità significative di questa sostanza.
Tieni conto comunque che la dieta non è sufficiente. Per una dose adeguata resta indispensabile la produzione interna.
I tessuti cutanei usano il colesterolo e le radiazioni solari per generare la vitamina D3.
Senza questo processo, o se per qualsiasi motivo non avviene a un livello sufficiente ti ritroverai in una situazione di carenza.
Questo fatto purtroppo è abbastanza frequente per cui spesso i medici consigliano l’uso di integratori specifici.
Integratori vitamina D
Il ruolo degli integratori è quello di mettere a disposizione del nostro organismo un surplus di vitamina D.
L’assunzione in genere è consigliata nei periodi di maggiore richiesta di questa sostanza:
- nei primi mesi di vita,
- e in età avanzata.
Può essere consigliato anche in altri periodi.
Tieni sempre conto che si tratta di una sostanza chiave per il tuo benessere.
Prima di assumerla confrontati con il tuo medico. Dopo un’analisi del tuo stato di salute ti potrà dire se hai bisogno di una dose extra di vitamina D e qual è il dosaggio consigliabile nel tuo caso specifico.
Come scegliere l’integratore giusto
Una carenza di vitamina D può avere conseguenze gravi. Per questo ti conviene sempre confrontarti con il medico sia sulla scelta di assumere un integratore di questo tipo, che sul dosaggio corretto.
A quel punto l’altro elemento che ti consiglio di considerare sono gli eccipienti.
Si tratta di sostanze prive di un effetto benefico per l’organismo. I produttori li aggiungono in genere per migliorare la presentazione del prodotto.
Tipici eccipienti sono i coloranti o i dolcificanti.
Queste aggiunte però obbligano l’organismo a un ulteriore lavoro di smaltimento di queste sostanze.
Il mio consiglio è di evitarli. Stai lontano da quei prodotti pieni di eccipienti inutili.
Precisazione forse scontata: negli integratori Vitalunga stiamo attenti a evitare qualsiasi eccipiente inutile.
Quando assumerla durante il giorno
La vitamina D è una sostanza liposolubile. Per questo viene assorbita meglio in presenza di cibo.
Conviene quindi assumerla dopo un pasto. Può andar bene sia colazione, che pranzo o cena.
Controindicazioni
Come ti ho ripetuto più volte la vitamina D svolge un ruolo essenziale per l’organismo. La sua carenza è pericolosa, ma anche una sua presenza eccessiva ha conseguenze dannose.
Un eccesso di vitamina D può causare ipercalcemia, il sintomo più frequente in questo caso è l’aumento della sete e del bisogno di urinare.
Alla lunga le conseguenze possono diventare ben più gravi con danni a livello dei reni, del fegato e del cuore.
Altri sintomi di un eccesso possono essere:
- nausea,
- diarrea,
- scarso appetito o anche anoressia
- debolezza,
- calcificazione dei tessuti molli.
Il prossimo passo
Se pensi di avere una carenza di vitamina D, puoi usare il nostro test autodiagnostico per un primo controllo.
Il passo importante poi è un consulto con il tuo medico di fiducia.
In base alla situazione ti potrà consigliare l’assunzione di un integratore.
Ricorda che l’esposizione al sole è fondamentale per la produzione di questa sostanza. Quindi usa la protezione solare, evita le ore più calde, ma non vivere sempre e solo al chiuso.