Molte persone, soprattutto dopo il periodo estivo, cercano un “po’ di sole” negli integratori di vitamina D.
Quando si parla di questa tematica, ci si riferisce in realtà sempre alla vitamina D3, che è il precursore della vitamina D presente negli integratori, vista la sua importanza per il benessere personale.
Perché la vitamina D è così importante per l’organismo
Nel corso della storia l’Uomo ha progressivamente abbandonato la vita all’aria aperta per rintanarsi in uffici, aziende, automobili, bar, ristoranti, case… trascorrendo progressivamente sempre meno tempo all’esterno, ritagliando del tempo per esporsi (in parte) al sole durante le vacanze estive.
È abbastanza semplice capire come questi stili di vita possano facilmente portare ognuno di noi ad un graduale abbassamento del livello di vitamina D nel sangue, che per essere prodotta (senza usare integratori o cibi che la contengano) necessita innanzitutto del sole.
Da dove partire per stare meglio: misurare il livello di vitamina D nel sangue
Molte persone che integrano già da tempo (che abbiamo anche conosciuto) non sanno esattamente quale sia il loro livello di vitamina D nel sangue. L’hanno (forse) misurato e poi non hanno più aggiornato quel dato.
È un parametro che va conosciuto e monitorato nel tempo e può essere facilmente scoperto in due modi:
- attraverso un prelievo del sangue svolto in un laboratorio di analisi (pubblico o privato)
- attraverso una autovalutazione svolta anche a casa con un kit che dà la risposta in pochi minuti (qui il link al kit per l’autoanalisi del livello di vitamina D)
Tramite la prima soluzione, il risultato arriva nel giro di un paio di giorni e viene espresso in ng/mL (o in nanomoli, ma è meno frequente), con la seconda soluzione possiamo avere il vantaggio di sapere quasi in tempo reale in quale situazione siamo (carenza, insufficienza o sufficienza).
Qual è il livello giusto di vitamina D?
Molti si chiedono quale sia il livello ottimale di vitamina D: la cosa più semplice è indicarlo tramite un breve elenco puntato, molto facile da comprendere e da memorizzare, che riportiamo qui sotto:
- Inferiore a 20 ng/mL : CARENZA
- Tra i 20 e i 30 ng/mL: INSUFFICIENZA
- Tra i 30 e i 100 ng/mL: SUFFICIENZA
- Oltre i 100 ng/mL: ECCESSO
Certo, se una persona ha 31 o 32 ng/mL è sì considerata sufficiente, ma è proprio al limite con l’insufficienza, dovrà provare ad aumentarla un po’ per allontanarsi da quei valori e provare ad arrivare almeno a 40-50 ng/mL
Perché la vitamina D è così importante: i benefici e i problemi causati dall’insufficienza
Di questo ne abbiamo in parte parlato in un altro articolo Cinque cose che non sai sulla vitamina D in cui abbiamo sia elencato alcune curiosità sia sfatato alcuni miti.
Anche in questa sede vogliamo però ribadire che la vitamina D è fondamentale ed è importantissimo avere un livello costantemente alto nel sangue, perché:
- Favorisce l’assorbimento di calcio e di fosforo nelle ossa
- Regola il buon funzionamento del sistema immunitario
- Protegge l’organismo da malattie infettive di natura batterica o virale
- Contribuisce alla normale funzione muscolare
- Aumenta la tonicità muscolare e la forza fisica
- Contribuisce alla buona salute dei denti
- Protegge da carie e gengiviti
- Migliora lo stato della pelle, rendendola più liscia e morbida
- Riduce l’acne
Allo stesso tempo, l’insufficienza o la carenza di vitamina D nel sangue portano a patologie gravi o molto gravi:
- Dolori muscolari e ossei
- Aumento rischio asma e diabete
- Aumento rischio patologie cardiovascolari
- Aumento rischio di infezioni respiratorie
- Scarsa energia e stanchezza
- Lenta cicatrizzazione delle ferite
Perché l’abbinamento con la vitamina K2
Da anni si parla del fondamentale abbinamento con la vitamina K2: come abbiamo spiegato anche nella pagina del nostro prodotto D3+K2,la vitamina K2 contribuisce in modo significativo alla rimineralizzazione di ossa e denti, convogliando il calcio in eccesso che si deposita lungo arterie, coronarie e organi nei posti in cui veramente ha utilità, che sono ossa e denti.
Si ottiene quindi un doppio risultato: si liberano siti potenzialmente pericolosi dal calcio in eccesso e lo si porta nei posti in cui risulta invece davvero utile.
Quando iniziare ad integrare vitamina D
Come spiegato, questa è una vitamina indispensabile per il benessere del corpo. Non c’è un’età “di partenza”, si pensi che viene prescritta anche ai neonati. L’integrazione si rende necessaria nei periodi dell’anno in cui non ci si espone al sole estivo e, consiglio nostro, è utile fare una verifica del livello di vitamina D nel sangue prima di iniziare un periodo di integrazione, che potrebbe essere di qualche mese, fino alla bella stagione.