Negli ultimi anni, ma forse ancor più negli ultimi mesi, si parla sempre più spesso di PEA, una molecola usata negli integratori alimentari utile per dolori e infiammazioni. Scopriamo meglio quali sono le caratteristiche di questo interessante prodotto e capiamo a cosa serve il palmitoiletanolamide (PEA).
Pea o Palmitoiletanolamide, di che tipo di integratore si tratta
Anche se PEA è ancora un prodotto semi-sconosciuto, molte persone hanno già utilizzato integratori di PEA per risolvere alcuni dolori, anche fastidiosi. Ci è capitato di parlare con persone che hanno ricevuto il consiglio di usare PEA integratore di conforto per l’apparato osteo-articolare, per andare a risolvere problemi legati a sofferenze fisiche croniche. Sicuramente è un buon consiglio, perché questa molecola, scoperta nel 1957 e poi studiata a fondo dalla grande e nota scienziata Rita Levi Montalcini nel 1993, ha proprio degli effetti analgesici e antinfiammatori sul nostro organismo.
La PEA, infatti, è una sostanza in realtà già prodotta dal nostro organismo (produzione che si chiama endogena), che viene creata dal nostro corpo in prevalenza nei tessuti cerebrali, per poi essere sintetizzata nelle membrane cellulari e utilizzata all’occorrenza. Con l’integrazione si va ad aiutare l’organismo, che riconosce il composto come noto e, riconoscendolo come un alleato, lo usa nelle sedi opportune.
Come agisce la PEA sul dolore?
In particolare, diversi studi hanno dimostrato che PEA agisce in maniera aspecifica, che significa che la sua azione è indipendente dalla causa del dolore ed è in grado di normalizzare (o alleviare del tutto) il dolore o l’infiammazione del tessuto coinvolto. Al di là della sua azione antidolorifica e antinfiammatoria, PEA è utile anche in caso di pruriti, come detto sopra.
Pea e intestino
Se ti stai chiedendo cosa fare per rinforzare l’intestino, questo breve paragrafo ti farà conoscere gli effetti di PEA sull’apparato intestinale. Sono ormai diversi gli studi (tra cui questo) che mettono in evidenza l’azione benefica di PEA sull’intestino.
Infatti, al di là del noto effetto antidolorifico e antinfiammatorio, PEA è risultata molto efficace anche in caso di disbiosi intestinale: impedendo il rilascio di citochine infiammatorie, aiuta l’intestino a stare meglio, vista la riduzione della permeabilità intestinale.
Quanto e come assumere l’integratore PEA
È vero, abbiamo appena scritto poco sopra che è l’organismo stesso a produrla, in caso di necessità, quindi perché premurarsi di assumerla dall’esterno? Beh, la risposta è abbastanza semplice.
Ad oggi, tra i livelli di stress che si generano nella nostra società, l’alimentazione spesso pro-infiammatoria o magari sregolata, il corpo può aver bisogno di un aiuto esterno per alleviare dolore e sofferenza.
Questo aiuto si può ottenere in due modi. In parte PEA si può ricavare tramite l’alimentazione (in particolare è presente in uova, piselli, pomodori e soia), ma l’apporto è maggiore tramite integrazione.
In particolare, l’integrazione deve essere condotta almeno per un mese, in modo che ci possa essere un effetto riscontrabile e che l’azione su dolore e infiammazione possa essere svolta con efficacia. Questo perché il corpo immagazzina questa molecola e la sintetizza al momento del bisogno.
Per la quantità: 600 mg al giorno, meglio se divisi in due somministrazioni da 300 mg.
Pea controindicazioni
Ad oggi non sono note interazioni, il prodotto non ha particolari controindicazioni. Di sicuro per vederne gli effetti occorre un po’ di pazienza: non è un farmaco antidolorifico, necessita di tempo per svolgere la sua azione.