Prendere un integratore per l’intestino è una necessità frequente.
Si tratta di un organo con un sacco di funzioni, non solo legate alla digestione. Il suo funzionamento è cruciale per un benessere di alta qualità.
Per questo spesso conviene proteggerlo o rafforzarlo con un’adeguata cura a base di integratori.
Qui sotto ti indico i problemi principali che possono danneggiare il tuo intestino. E soprattutto troverai dei suggerimenti per prevenirli o eliminarli.
Principali problemi per cui ha senso prendere un integratore per l’intestino
L’intestino è diviso in due segmenti principali: tenue e crasso.
Al suo interno avvengono la maggior parte dei processi di assorbimento dei nutrienti. Ma la sua attività non si ferma alla digestione.
L’intestino è il più importante punto di contatto tra l’ambiente esterno e l’interno del nostro organismo.
Prima ancora di assimilare nutrienti, il suo scopo è quello di prevenire l’ingresso di sostanze tossiche in altri organi del corpo. Per questo nell’intestino c’è un complesso meccanismo di difesa. Quando è debole o fallisce il rischio di malattie aumenta in modo drastico.
Eccoti allora i principale problemi che possono limitare l’efficacia di questo organo.
Intestino pigro
Si tratta di una condizione in cui il processo digestivo è lento e irregolare.
I sintomi possono essere stitichezza, dolore addominale, gonfiore. Le cause possono essere molteplici:
- insufficiente attività fisica,
- cattiva alimentazione,
- uso di farmaci che rallentano l’intestino,
- o anche stress.
Intestino irritabile
Si tratta di un disturbo che altera la capacità di movimento dell’intestino.
I sintomi possono essere stitichezza, disidratazione, dolore addominale, diarrea, meteorismo.
Le cause anche qui possono essere legate sia allo stress, che a uno stile di vita poco sano.
Patologie intestinali
Oltre ai disturbi precedenti l’intestino può andare soggetto anche a vere e proprie forme di malattia: patologie infiammatorie come il morbo di Chron, forme tumorali o infezioni di vario tipo.
Nei casi precedenti uno stile di vita sano e una corretta integrazione possono eliminare il problema.
Quando invece si tratta di vere e proprie patologie intestinali una qualche terapia farmacologica risulta in genere inevitabile.
Puoi di sicuro supportarla con qualche integratore in accordo con il tuo dottore. Ma in presenza di patologie serie all’intestino non trascurare un’eventuale cura medicinale. Si tratta di organo delicato.
Trascurarlo ti espone a un sacco di sofferenze e magari anche a ulteriori problemi di salute
Quale alimentazione associare a un integratore per l’intestino
L’alimentazione è il punto di partenza indispensabile per qualsiasi trattamento dell’intestino.
Assumere integratori senza curare la dieta è sempre sbagliato. Ma diventa quasi ridicolo nel caso dell’intestino.
Tutto ciò che mangi passa attraverso quest’organo. Per questo l’impatto di una dieta irregolare sarà sempre più dannoso dell’eventuale correttivo di un integratore per l’intestino.
Ecco allora le priorità chiave da tenere presenti.
1. Bevi acqua
È la base per un intestino sano.
L’intero processo digestivo beneficia di un livello adeguato d’idratazione. L’acqua facilita l’assorbimento dei nutrienti.
In più permette all’intestino di formare feci più facili da espellere.
2. Frutta e verdura
Questi alimenti hanno un sacco di benefici per la nostra salute. A livello intestinale in particolare forniscono le fibre vegetali.
Si tratta di sostanze che il nostro organismo non assimila. Ma permettono un miglior funzionamento dell’attività intestinale.
In più la loro presenza favorisce un senso di sazietà, rendendo quindi più facile una dieta priva di eccessi.
3. Alimenti fermentati
Con questo mi riferisco a cibi come lo yogurt, il kefir o anche il tofu.
Si tratta di alimenti il cui processo di preparazione innesca un fenomeno fermentativo con la conseguente formazione di microorganismi attivi.
“Microorganismi attivi” è un modo elegante per dire batteri. Ma a differenza di quelli che causano malattie, questi aiutano la nostra salute.
All’interno dell’intestino infatti questi batteri “buoni” facilitano il processo digestivo e tolgono spazio vitale ai batteri “cattivi”.
E tutti gli altri alimenti?
La carne, le uova, il pesce o i cereali sono tutti alimenti che puoi mangiare. Anzi una dieta equilibrata è un’ottima base per la tua salute.
Quindi bevi acqua, mangia frutta, verdura e alimenti fermentati: ma non solo questo.
Tieni presente che la salute dell’intestino non è slegata dal resto dell’organismo. Devi curare il suo benessere all’interno di quello globale del tuo corpo.
Per questo hai bisogno di assumere tutte le sostanze fondamentali per la tua salute: proteine, carboidrati, grassi e anche i micronutrienti.
Su quest’ultimo fronte l’integrazione può darti una mano.
Come scegliere un integratore per l’intestino
L’intestino è un organo delicato. Gli integratori non sono farmaci, ma hanno comunque un impatto sul tuo metabolismo.
Per questo conviene sempre partire con un consulto con il tuo medico di fiducia. Considerate insieme il tuo stato di salute e il tipo d’integrazione per la tua situazione.
Qui sotto ti indico alcune sostanze che può aver senso includere in questa tua valutazione.
Attenzione agli eccipienti
Nel momento in cui definisci i principi attivi più utili per la salute del tuo intestino, fai attenzione a quale prodotto acquisti.
Ci sono un’infinità d’integratori. Una buona metrica per valutarne la qualità sta negli eccipienti.
Questi sono additivi senza un beneficio per l’organismo. Servono per migliorare la presentazione di un integratore. Per esempio alcuni eccipienti hanno la funzione di dolcificante.
Si tratta di sostanze inutili per l’organismo, ma lo obbligano a un lavoro extra di smaltimento. Quindi dai la preferenza a quei prodotti, che non usano eccipienti o ce li hanno in quantità inferiori.
Integratori per l’intestino: quali sono i più utili
Ce ne sono tantissimi, ti segnalo quelli che secondo le nostre analisi risultano più utili per l’intestino.
1. Lattoferrina
Si tratta di una particolare proteina capace di legare una molecola di ferro.
Questa capacità le fornisce una potente attività antibatterica e antivirale. Il tutto si traduce con un effetto di supporto alle difese immunitarie in generale e alla protezione dell’intestino in particolare.
Andando a eliminare i batteri cattivi favorisce la corretta funzionalità intestinale.
2. Probiotici o fermenti lattici
Si tratta dei cosiddetti microorganismi “buoni”, quelli che aiutano l’attività intestinale.
Ha senso prenderli quando effettui una cura antibiotica, perché il medicinale attacca tutti i batteri sia quelli nocivi, che quelli utili per la nostra salute.
In più tutte le volte che l’intestino non è al meglio, un’integrazione con fermenti lattici può portare dei benefici.
3. Berberina
Questa sostanza torna utile prima di tutto nel controllo del colesterolo. Ma ha benefici anche a livello intestinale.
A quel livello svolge infatti un’azione antimicrobica, favorendone quindi le sue difese dai contaminanti esterni.
4. Inulina
Questa è una fibra naturale.
A livello dell’intestino aiuta la regolarità digestiva e facilita lo sviluppo della flora batterica (i batteri “buoni”).
Per questo motivo la puoi prenderla da sola, oppure in associazione con dei fermenti lattici.
Il prossimo passo
La salute è una cosa delicata.
Se vuoi un benessere di alta qualità devi sfruttare il confronto con un medico di cui ti fidi. Parlaci e analizzate insieme la tua situazione.
In base a quello potrai definire un’integrazione ottimale per te e per il tuo intestino.